Coppie di Fatto

Perché stipulare un contratto di convivenza?

Negli ultimi anni sono sempre più diffusi nuclei familiari la cui unione non è consacrata dal matrimonio.
Queste unioni prendono il nome di “ coppie di fatto”. Per regolare la loro convivenza “more uxorio”, le coppie di fatto decidono di stipulare un accordo di convivenza con scrittura privata autenticata da un avvocato o da un notaio, o con atto pubblico, al fine di regolare:

  • I diritti ereditari dei conviventi.
  • Assegno di mantenimento in caso si concluda la convivenza.
  • Assegnazione abitazione familiare in caso si concluda la convivenza.
  • Ripartizione delle spese del nucleo familiare.
  • Regime patrimoniale dei conviventi.

Il contratto di convivenza non può essere sottoposto a termine o condizione, ma può essere modificato in qualsiasi momento.

Il contratto di convivenza può essere stipulato da persone dello stesso sesso, basta che siano persone unite da un legame affettivo con convivenza stabile e continuativa. Nel contratto di convivenza può essere inserito anche un trasferimento immobiliare, in questo caso il contratto deve essere stipulato con atto pubblico notarile.

Il contratto di convivenza ha la stessa durata della convivenza tra le parti. Quindi, se la convivenza finisce, si interrompe anche il contratto di convivenza.

Se uno dei due conviventi muore, il contratto si risolve, oppure si risolve se i conviventi si sposano.
Per la risoluzione è necessario fare una dichiarazione davanti all’avvocato o al notaio.

Il vantaggio di stipulare un contratto di convivenza è soprattutto permettere alle coppie non sposate di regolare i rapporti patrimoniali.

Lo studio Pucci offre assistenza per la redazione e la registrazione del contratto di convivenza, anche di coppie straniere.